lunedì 4 giugno 2012

V.A. - We still can't help it if we're from Florida E.P. (Burrito records, 1992)

Che bella questa mania che mi é presa di pubblicare degli E.P. compilation con tutto il contenuto in anteprima. Proprio una genialata. Da il massimo di opzioni a chi naviga fra queste pagine, in perfetta linea con la filosofia HC, ma soprattutto permette ad un vecchio rincoglionito come me di non perdersi in farruginose recensioni.
Volete sapere cosa contiene il disco? Schiacciate play!!
Ed il vecchio rincoglionito di cui sopra può finalmente fare la cosa che gli riesce meglio: parlare di stucchevoli dettagli fra i propri noiosissimi ricordi: questo E.P. lo comprai nei primi anni'90 da "AAAAARGH" del buon Max a Modena e l' ho consumato a furia di ascoltarlo. Era il pomeriggio dopo la famosa "2 giorni del pacco" alla Scintilla: in programma c' erano i Propagandhi la prima sera e i Legal weapon la sera dopo. Diedero forfait entrambi.... non suonò nessuno quei due giorni, ma non avevo mai visto la Scintilla così piena
Nostalgia canaglia
320 Kbps

A1 E.B.S. Police Pricks



A2
No Fraud Identity Crisis 





A3 Slap Of Reality Seemed So Simple


B1 Backwash (4) Foundation On A Good Night



B2 Maggot Sandwich Fuck That Funk 



B3
Maggot Sandwich Hambone Of The Gods












































































B4 Roach Motel (2) You Make Me Sick


B4
Chickenhead Smash And Grab!




B5 Milk And Cookies Post-Apocalyptic Genocidal New World Horror In Surround-Sound (Where Available) 





ECCOLO QUA

TWO PIN-DIN - In case of fire break glass (Amsterdam, 2008)

Ci risiamo. Torna quel geniaccio di Andy Kerr su Vinil Brulé. E questa volta in (ottima) compagnia di un' altra presenza costante di questo blog. Chi é costui? Risponde al nome di Wilf Plum ed è un cospiratore sonoro che si divertiva a far sanguinare orecchie e cervelletti con la sua terrificante creatura chiamata Dog faced Hermans.
Due chitarre elettriche, due piccoli ampli, due microfoni, due paia di occhiali nerd-style per due amiconi chiusi in camera da qualche parte ad Amsterdam. Serve altro quando si é dei  geni della musica? Pare proprio di no.
Less-is-more
So che non riesco ad essere obbiettivo quando si parla di mister K. quindi taccio e vi regalo questo disco.
Buon ascolto
320 kbps



ECCOLO QUA

ADVERTS - Crossing the red sea with the Adverts (London, 1978)

Occristo quanto tempo é che non posto nulla. I have to ripigl' myself ed oggi, complice una giornata dal tempo caleidoscopico e dai repentini stop and go, rimpinguerò a dovere Vinil Brulé.
E lo faccio partendo un pò barando, ovvero con un disco che si recensisce da solo da quanto é bello.
Sì, mi piace vincere facile PONCI PONCI POPOPO'
Anzi, visto che ci siamo, truffiamo fino in fondo e pubblichiamo una sincera recensione (trovata in rete) scritta da uno a cui gli Adverts piacciono poco.

"E' il '78, durante il periodo di massimo splendore del Punk inglese, che esce il primo album degli Adverts. Un disco che ancora al giorno d'oggi rimane il più grande capolavoro del Punk '77: immenso, coinvolgente, profondo, introspettivo e forte. Gli Adverts, guidati dal grandissimo TV Smith, sfornano un classico senza tempo e un disco unico nel suo genere! TV Smith è di sicuro uno dei migliori cantanti e songwriters che il Punk Rock abbia mai avuto, la sua voce è a tratti profonda, ad altri grintosa, in altri punti singhiozzante e triste, ma sempre constraddistinta da quel suo timbro caldo. I testi sono intrisi di emozioni, Smith mette dentro di loro tutte le incertezze, tutta la spontaneità e il romanticismo di un giovane con voglia di libertà, il Punk non viene inteso come nichilismo o rivolta sociale, la ribellione di Smith avviene a livello più personale e intimo ed è questo insieme di emotività che rende questo album così unico e speciale. Gaye Advert, famosa per essere la prima "eroina" del Punk, ci regala un ottima prestazione al basso, con quelle sue linee cupe, anticipando (anche in fatto di look) quella che sarà la Dark Wave.
Howard Pickup risulta particolare (ma comunque sempre ottimo) con le sue chitarre graffianti, metà tra il dolce e il cattivo. Un altro tratto distintivo dell'album è il forte contrasto di elementi apparentemente opposti, ma che in realtà sono ciò che rendono quest'album perfetto: la poesia dolce e romantica di Smith sposa a perfezione i ritmi incalzanti, le chitarre abrasive e il basso inquietante dei pezzi. Dall'iniziale One Chord Wonders (inno Punk '77 fatto col cuore) alla conclusiva e esplosiva Great British Mistake l'album è in continua escalation, raggiungendo i suoi picchi massimi in tracce come Bored Teenagers, No Time To Be 21, Drowning Men, On Wheels e nella stupenda Gary Gilmore's Eyes (il mondo visto attraverso gli occhi di un assassino, spaventosa!). Insomma, non sprecherò mezzi voti per un disco simile, il massimo capolavoro del Punk Rock inglese e un classico del Rock in generale, che però, purtroppo, è ancora sottovalutato e sconosciuto a molti!

Songs&Stories' Rating: 10/10"

Da:  http://songsstories.blogspot.it/
320 Kbps



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