Occristo quanto tempo é che non posto nulla. I have to ripigl' myself ed oggi, complice una giornata dal tempo caleidoscopico e dai repentini stop and go, rimpinguerò a dovere Vinil Brulé.
E lo faccio partendo un pò barando, ovvero con un disco che si recensisce da solo da quanto é bello.
Sì, mi piace vincere facile PONCI PONCI POPOPO'
Anzi, visto che ci siamo, truffiamo fino in fondo e pubblichiamo una sincera recensione (trovata in rete) scritta da uno a cui gli Adverts piacciono poco.
"E' il '78, durante il periodo di massimo splendore del Punk inglese, che
esce il primo album degli Adverts. Un disco che ancora al giorno d'oggi
rimane il più grande capolavoro del Punk '77: immenso, coinvolgente,
profondo, introspettivo e forte. Gli Adverts, guidati dal grandissimo TV
Smith, sfornano un classico senza tempo e un disco unico nel suo
genere! TV Smith è di sicuro uno dei migliori cantanti e songwriters che
il Punk Rock abbia mai avuto, la sua voce è a tratti profonda, ad altri
grintosa, in altri punti singhiozzante e triste, ma sempre
constraddistinta da quel suo timbro caldo. I testi sono intrisi di
emozioni, Smith mette dentro di loro tutte le incertezze, tutta la
spontaneità e il romanticismo di un giovane con voglia di libertà, il
Punk non viene inteso come nichilismo o rivolta sociale, la ribellione
di Smith avviene a livello più personale e intimo ed è questo insieme di
emotività che rende questo album così unico e speciale. Gaye Advert,
famosa per essere la prima "eroina" del Punk, ci regala un ottima
prestazione al basso, con quelle sue linee cupe, anticipando (anche in
fatto di look) quella che sarà la Dark Wave.
Howard Pickup risulta
particolare (ma comunque sempre ottimo) con le sue chitarre graffianti,
metà tra il dolce e il cattivo. Un altro tratto distintivo dell'album è
il forte contrasto di elementi apparentemente opposti, ma che in realtà
sono ciò che rendono quest'album perfetto: la poesia dolce e romantica
di Smith sposa a perfezione i ritmi incalzanti, le chitarre abrasive e
il basso inquietante dei pezzi. Dall'iniziale One Chord Wonders (inno
Punk '77 fatto col cuore) alla conclusiva e esplosiva Great British
Mistake l'album è in continua escalation, raggiungendo i suoi picchi
massimi in tracce come Bored Teenagers, No Time To Be 21, Drowning Men,
On Wheels e nella stupenda Gary Gilmore's Eyes (il mondo visto
attraverso gli occhi di un assassino, spaventosa!). Insomma, non
sprecherò mezzi voti per un disco simile, il massimo capolavoro del Punk
Rock inglese e un classico del Rock in generale, che però, purtroppo, è
ancora sottovalutato e sconosciuto a molti!
Songs&Stories' Rating: 10/10"
Da: http://songsstories.blogspot.it/
320 Kbps
ECCOLO QUA
lunedì 4 giugno 2012
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