martedì 28 dicembre 2010

STALAG 13 - In control (Oxnard, 1984)

Fra i più importanti gruppi HC di Oxnard ci sono senz' altro gli Stalag 13.
Suono di certo debitore di 7 seconds e Minor threat, ma anche creditore di gente come Uniform choice o Dag nasty per citarne due: coinvolgente, veloce, melodico e solidissimo HC ulteriormente amalgamato da un urlato "high pitched"
In due parole: puro Nardcore!!
Anche la copertina mi piace un casino

"A real solid, good-sounding LP taking up where Minor Threat left off with live your own life In Control lyrics. Hardcore of the best kind."
-Al Flipside, from Flipside #43, 1984
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giovedì 16 dicembre 2010

JAY REATARD - Singles (Memphis, 2006/2007)

Chiudiamo questo mini-ciclo celebrativo di Jay Reatard con la raccolta (pubblicata dalla In the red) dei singoli rimasterizzati.
Jay Reatard: un punk-rocker con la faccia da tenerone in fissa con le canzoni di senso compiuto, un terzo garage, un terzo punk 77, un terzo melodia che sommate in forme e misure diverse danno fuori ora garage rock dei Sixties, ora punk pieno, ora sixties pop in bassa fedeltà, ora r’n’r carico di blues.
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lunedì 6 dicembre 2010

THE LOCALS - You never have fun 7'' (New York, 1980)

Pop-punk davvero spettacolare per questa band semi-sconosciuta attiva nel circuito della Grande Mela dal 1979 al 1983. I Locals, usciti per la mitica Sing sing records, avevano la reputazione di essere una grandissima live band, oltre a possedere delle doti compositive fuori dal comune, aggiungo io.
"You never have fun" e "Yes or no" sono due pezzi eccezionali da sentire e risentire in eterno
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domenica 5 dicembre 2010

LOST SOUNDS - Outtakes & Demos vol.1 (Memphis '99->'01)



ora non mi sovviene l'anno, posso ipotizzare un primavera 2005..

una roccambolesca notte in treno, Genova-Roma, a tentare di stare svegli dopo la quinta volta che ti trovi con una pila che ti fruga nello scompartimento.

un non precisato giro per la citta' eterna (ora che mi ricordo, giovannipaolosecondo moribondo nel letto si aggrava ulteriormente appena mettiamo piede sul suolo romano. controllo su internet: si, si, primavera 2005. a sto giro, mi lancio: fine marzo).

una visita ad un museo dove una tipa fa improbabili mega-tele ad olio con riproduzione di mostruosita' e deformazioni umane assortite.

e ancora tre ore prima del viaggio di ritorno.

un'illuminazione mi fa riconoscere il nome della via in cui si trova SoulFood, negozio di dischi di cui sentivo parlare da un po', e da qui in poi i miei ricordi sfumano in una specie di sogno dall'ambientazione semiparadisiaca, tipo la pubblicita' del caffe' lavazza, grazie al cielo senza bonolis e laurenti.

dischi fighi ovunque, prezzi abbordabili anche. in contemporanea.

e 15 euro in tasca.

mi risveglio con un Frank Zappa da 10 euro in una mano, e un 7" dei CCM da 5 nell'altra.ma qualcosa non mi torna. le mie orecchie mi fanno scuotere la testa in segno di assenso, e non riconosco il motivo. "scusa ma questi che hai appena messo chi sono?"

e cosi' conosco i Lost Sounds, che poi sono il gruppo di Jay Reatard, e si sciolgono esattamente due mesi dopo. e sono mostruosamente fighi ma io li ignoravo del tutto.

una Memphis in paranoia tra garage e new wave, mai un pezzo uguale ad un altro, voci ferine e un pianetto sinth irresistibile. poi, chi mi conosce lo sa, a me con un piano mi comperi subito. (amemi' non si dice ma suonava meglio). i Phantom Limbs prima dei Phantom Limbs. ecco cosa sognano gli Alien Sex Fiend quando gli rimangono i peperoni sullo stomaco. come parte "Do You Wanna Kill Me", giovannipaolo ha un ulteriore tracollo. signori, questo e' furore.

il disco che compero, abbandonando (udite udite) Frank Zappa, e' una raccolta di out takes e demo ristampati dalla HateRecords, cioe' proprio dal tizio del negozio di dischi.

a lui va tutta la mia stima x averli raccolti e ristampati, e tutto il mio ringraziamento per il tempismo con cui li ha messi sul piatto quel pomeriggio.

a mio fratello va il merito di avere metodicamente scaricato l'intera discografia, spulciando qua' e la x la rete.

a voi invece va questo bel rippetto a 320 kbps, con cui inauguro anche Audacity, evviva il software libero sempre e comunque.


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ps. per la cronaca, morto un papa se ne fa un altro. invece di Jay Reatard non ne fanno piu'.