lunedì 17 maggio 2010

RUDIMENTARY PENI - Discografia prima parte (1981-1987)

Correva l' anno di nostro Signore 1980 e stava crescendo uno spettro bizzarro nei pressi della contea di Hertfordshire in Inghilterra. Continua ad aggredirci da quel giorno; ogni tentaivo di esorcizzarlo è senza speranza: torna sempre più spaventoso rispetto alla sua ultima apparrizione. E' conosciuto come Rudimentary Peni.

Questa grottesca entità è una profana trinità: Grant Matthews/Bland al basso, Jon Grenville alla batteria ed un misterioso e schizoide chiamato Nick Blinko alla voce e alla chitarra.

E' vero che si sono evoluti nel movimento Anarchopunk (Crass records), ma solo in una maniera transitoria.
Loro sono prima di tutto una band dedicata ad evocare immagini di distruzione ed oscurità.
Nick Blinko descrive sè stesso come "vestito di nero...in più scuro, il lato Gotico del Romantico" e la band come "gotica". Un' occhiata rapida ai loro testi lo dimostra: argomenti quali bare, cadaveri, depressi suicidi, carri funebri e morte sotto varie forme. Le loro macabri visioni si possono benissimo leggere in chiave politica, anzi spesso sono di natura politica, soprattutto le liriche scritte dal bassista Grant e non esattamente approvate dal batterista Jon il quale è "non ancora un vegetariano".

RUDIMENTARY PENI E.P. (1981) + FARCE E.P. (1982)

Primi due basici E.P. con qualche occasionale rallentamento di tempo in "Farce" per dare spazio a sinistre atmosfere e bizzari suoni di chitarra. La durata media di un pezzo è di un minuto
320 Kbps



ECCOLO QUA

DEATH CHURCH (1983)

Primo L.P.
Assolutamente perfetto. Ogni pezzo è in chiave minore, che da una sensazione da terrorifica colonna sonora ai riffs di chitarra.
Frastornante, brillante e gotico
320 Kbps



ECCOLO QUA

CACOPHONY (1987)

4 anni dopo l' ultima produzione, ecco il loro capovaloro. I Peni si tuffano completamente nelle abissali profondità di Howard Phillips Lovercraft. Quasi tutti i testi riguardano Lovecraft in un modo o nell' altro; riferimenti e citazioni dai suoi lavori, la sua vita e la sua morte.
I virtuosismi di ogni componente del trio sono più evidenti in "Cacophony" che salta da chiavi maggiori a minori con tutto quello che sta nel mezzo.
Un racconto onirico in musica, un concept album selvaggiamente sperimentale.
Estremamente affascinante
320 Kbps



ECCOLO QUA

2 commenti:

  1. Bel colpo, io ho in vinile Death Church mentre il resto no almeno fino ad ora! Grazie

    P.S. Ci scambiamo il link?

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  2. Grazie a te amico Amaca.

    P.S.: Quale link intendi? :D

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