La meno ortodossa e la più punk (ideologicamente parlando) del manipolo di bands HC americane di quel magico periodo. Assolutamente vulcanici e geniali hanno reinventato un genere appena nato e rivoluzionato un qualcosa di rivoluzionario. Il loro cantante ed in seguito attore hollywoodiano, Lee Ving, è un bluesman impazzito per l' hardcore e per le risse e questo disco, che racchiude 15 canzoni in 27 minuti, è la sintesi di quanto descritto. Un capolavoro unico in cui la velocità e la violenza HC fagocitano schemi tipici del jazz o del blues. I Fear vivevano negli ambienti più degradati e squallidi che si possano immaginare, ma per loro il modo di sopravvivere in tale contesto non fu quello esclusivo dell' opposizione o rivoluzione: i Fear non volevano cambiare le cose; ma tramite tragico sarcasmo defraudarle di importanza e peso e quindi sopportarla. Da qui la levità canzonatoria della formula jazz, di contro alla seriosità apocalittica hardcore. Alienazione, desolazione e sarcasmo demenziale racchiusi nelle stesse tracce. Fondamentale
320 Kbps
ECCOLO QUA
lunedì 22 febbraio 2010
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bombissima!
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